Hasselblad, guida pratica di utilizzo. Parte Prima
Hasselblad. Un mito intramontabile. “Evoluzione” di un’altra intramontabile fotocamera, la Rolleiflex, pur essendo più duttile di quest’ultima, grazie al fatto che è possibile cambiare sia le ottiche che i magazzini, Hasselblad attualmente non pare abbia lo stesso fascino di Rolleiflex, probabilmente perché è rimasta uno stato dell’arte, una macchina d’uso che, pur essendo stata ingegnerizzata nel 1948, ancora non è entrata nel mondo delle fotocamere vintage. Robustissima, affidabile, con una manutenzione che tuttora è svolta da moltissimi laboratori, ha dalla sua, tra gli altri vantaggi, oltre quello dell’ottica intercambiabile, quella dei magazzini, a loro volta intercambiabili, per poter passare, tra uno scatto e l’altro, dl colore al bianco e nero, o a differenti tipi di emulsioni, sia a colori che in bianco e nero, adattandola perfettamente alle diverse condizioni di shooting che possono modificarsi nel corso di una sessione di lavoro. Come Rolleiflex, anche Hasselblad non ha mai progettato obiettivi per le sue fotocamere a pellicola, ma si è rivolta anch’essa a Zeiss, che per Hasselblad ha prodotto ottiche superlative. Grazie al fatto che gli obiettivi e i magazzini sono intercambiabili, la meccanica di Hasselblad è molto semplificata – e non in modo riducente – e quindi estremamente affidabile. Per usare Hasselblad al meglio sono necessarie alcune informazioni di base; questo è il primo di una serie di video in cui vi illustrerò tali funzioni. Studiare approfonditamente il libretto di istruzioni è basilare, sia per il corretto uso che per scoprire alcune feature che permettono di rendere gli scatti ancora più performanti.
Buona visione.