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Meglio prendere l’esposizione in luce riflessa o in luce incidente?

Tutte le fotocamere misurano l’esposizione, attraverso l’obiettivo, in luce riflessa, ovvero misurano la luce che viene riflessa dal soggetto. ma quando il soggetto riflette molta luce – una sposa vestita di bianco -o poca luce – uno sposo vestito in grigio scuro, l’esposimetro della fotocamera può dare un dato falsato. Esistono però gli esposimetri esterni, in grado di misurare, oltre alla luce riflessa, anche quella incidente. Vediamo le differenze.

Buona visione e buona lettura a tutti

Gerardo Bonomo

Dov’è l’esposimetro in una reflex?

Indicato con la freccia rossa il punto dove di norma è ubicata la cellula esposimetrica di una reflex: è evidente che la fotocamera cattura attraverso l’obiettivo l’immagine, quindi il suo “riflesso” e la invia all’esposimetro perchè venga analizzata

 

Il cartoncino grigio 18%

Tutti gli esposimetri del mondo sono tarati per misurare un soggetto che rifletta, nella sua totalità, il 18% della luce, o, a piacere, che ne assorba l’82%.

Non è ovviamente una stima a caso, perchè la maggior parte delle situazioni fotografiche, paesaggi, persone, monumenti, riflettono di norma il 18% della luce. Qui sopra vediamo la riproduzione di un CARTONCINO GRIGIO, che oltre a essere di un grigio completamente neutro, riflette esattamente il 18% della luce. Se puntate la vostra fotocamera verso questo cartoncino, otterrete nel 100% dei casi e indipendentemente dalla quantità della luce che lo colpisce, una perfetta e corretta accoppiata tempo/diaframma

 

Il cartoncino grigio 18% pieghevole Sekonic

A differenza del modello in formato A4, questo cartoncino grigio pieghevole di Sekonic sta tranquillamente nella tasca della giacca e una volta aperto ha le dimensioni sufficienti per poter misurare, attraverso l’obiettivo della fotocamera, pur in luce riflessa, una superficie che riflette il 18% della luce.

 

La migliore alternativa: il ColorCheckerPassport Photo 2

 

ColorChecker Passport Photo 2 è l’ideale per i fotografi che cercano un colore coerente e accurato e flessibilità creativa. La combinazione dei target e del software di calibrazione della fotocamera, insieme a Lightroom®, Photoshop®, CaptureOne® o Canon® DPP, offre il controllo della qualità cromatica più professionale possibile

Il nuovo Passport Photo 2 racchiude in un’unica custodia protettiva ben quattro diversi target fotografici in un pratico formato tascabile. Insieme al software Camera Calibration e al plug-in per Lightroom inclusi, avrai a disposizione la massima funzionalità, flessibilità e portabilità per un perfetto viaggio nel colore.

Target per il bilanciamento del grigio

Il grigio medio 18% è il riferimento standard del settore utilizzato per produrre un’esposizione dell’immagine e/o un colore coerente sia nella fotografia che nel video. Utilizzalo con un esposimetro a luce riflessa o con quello interno della fotocamera per controllare i rapporti di luminosità e la distribuzione della luce. Inoltre, può essere utilizzato per effettuare il bilanciamento del neutro e rimuovere le dominanti di colore.

  • Imposta la corretta esposizione della fotocamera
  • Controlla i rapporti di luminosità (importante per la fotografia di ritratto)
  • Scelta alternativa per il bilanciamento del neutro personalizzato della tua fotocamera

 

Target per il bilanciamento del bianco

Un iniziale e accurato bilanciamento del bianco garantisce che i colori catturati siano reali e offrano un punto di riferimento per l’editing successivo. Questo target è spettralmente neutro e riflette in modo equivalente la luce attraverso lo spettro visibile. Offre un punto di riferimento neutro per compensare in modo accurato nelle diverse condizioni di illuminazione.

  • Elimina le dominanti di colore
  • Migliora l’anteprima dei colori sul display della fotocamera
  • Velocizza la post-produzione: elimina il bisogno di bilanciare ogni immagine separatamenteNota: Chi scatta in Raw può fotografare questo target in qualsiasi momento durante la sessione. Chi scatta in JPEG deve farlo al primo scatto.

 

Target Classic

Fotografare ColorChecker Classic, lo standard del settore, è un passaggio importante per ottenere un colore coerente e prevedibile nel momento dello scatto. Se lo utilizzi insieme al software Camera Calibration, puoi produrre profili DNG e/o ICC personalizzati della risposta della tua fotocamera all’illuminazione delle scene e ottenere risultati coerenti, prevedibili e ripetibili tra immagini e tra fotocamere.

Il target Classic offre anche un riferimento visivo cromatico in modo che tu possa vedere esattamente come le correzioni colore andranno a modificare il resto dei colori prima di applicarle. Ognuno dei 24 patch rappresenta il colore di oggetti naturali, come il cielo azzurro, i toni della pelle e il verde foglia; e ogni patch riflette la luce proprio come la sua controparte nel mondo reale. Ogni quadratino è colorato individualmente in tinta unita per produrre un colore puro, piatto e ricco senza puntini o toni misti.

Target Creative Enhancement

Il target Creative Enhancement aggiunge un livello maggiore di controllo e creatività cromatica al tuo flusso di lavoro. Include quattro righe di patch colorati progettati per l’editing delle immagini che possono essere applicati all’istante semplicemente cliccando un contagocce.

  • Al centro, le due righe di patch di riscaldamento e raffreddamento servono come guida creativa per permetterti di produrre modifiche particolari e ripetibili. Perfeziona in modo creativo il colore della tua immagine riscaldando i toni dell’incarnato o dando più profondità ai verdi/azzurri di un paesaggio. Basterà cliccare e sincronizzare la tua selezione con le altre foto scattate nelle stesse condizioni di luce per creare piacevoli modifiche.
  • In basso, la riga di patch per il clipping serve come riferimento visivo per valutare, controllare e modificare i dettagli delle ombre e il clipping delle alte luci nelle immagini. Le patch per il clipping sono separate in due gruppi: chiare e scure. Le patch hanno una differenza di 1/3 di F-stop tra di loro, ad eccezione dell’ultima patch nera. Infatti, la differenza di esposizione tra la patch più scura e la successiva è di circa1/10 di stop, e la gamma dinamica del target è circa 32:1 (5 stop).
  • In alto, la riga di controllo HSL (tonalità, saturazione e luminosità) include 8 patch spettrali, utili per garantire fedeltà cromatica in tutte le tonalità, così potrai valutare e modificare qualsiasi cambio di colore.

 

 

L’esposimetro esterno

Ne esistono diversi modelli, la maggior parte in grado di effettuare sia misurazioni in luce riflessa, come la fotocamera, che in luce incidente: basta anteporre alla fotocellula l’emisfera a corredo e puntare l’esposimetro anzichè verso il soggetto attraverso la fonte di luce per ottenere una perfetta lettura dell’illuminazione, esattamente come se si stesse puntando un esposimetro a luce riflessa verso un cartoncino grigio. Alcuni esposimetri esterni hanno un angolo di lettura in luce riflessa più che spot, nel senso che riescono a misurare punti dell’immagine dall’ampiezza di soli due gradi. Un’altra differenza rispetto all’esposimetro incorporato nella fotocamera o ai cartoncini grigi è il fatto che la maggior parte degli esposimetri esterni è in grado di misurare anche la luce emessa da un flash esterno, dando il corretto valore in diaframmi da impostare sulla fotocamera. Tra i tanti modelli uno di quelli a mio parere con il miglior rapporto qualità prezzo è il Sekonic L308x Flashmate, di cui ho già trattato in questo mio articolo .

Funziona con una comune batteria stilo di tipo AA, è in grado di lavorare sia in priorità di diaframmi che in priorità di tempi ed è in grado di misurare scene talmente crepuscolari da arrivare a proporre fino a 30 minuti di posa, spingendosi al contrario, fino a 1/8000 di secondo. Lavora sia in luce riflessa che in luce incidente, in questo caso basta anteporre alla fotocellula l’emisfera incorporata o utilizzare il Lumidisc piatto, utile per misurazioni in luce incidente di soggetti bidimensionali.

Qui di seguito le caratteristiche tecniche:

Caratteristiche tecniche:

Tre esposimetri in uno: modalità Foto/HD Cine/CINE per tutti gli operatori dell’immagine.

Modalità foto
– Luce ambiente: priorità di tempi, priorità di diaframmi, lettura EV
– Luce flash: con cavo sincro e senza cavo sincro
Modalità HD Cine
– Luce ambiente: priorità di tempi, Lux/Fc, frame rate
Modalità CINE
– Luce ambiente: priorità di frame rate, Lux/Fc, angolo otturatore

Retroilluminazione automatica del display LCD (sotto 5 EV)
Misurazione della luce incidente/riflessa – diffusore Lumidisc rimovibile.
Fattore di compensazione da -1.0 a +1.0 in incrementi di 0.1 stop

Range di misurazione (a ISO 100)
Ambiente: da EV 0 a 19,9
Flash: de F1,0 a F90,9
Lux: da 2,5 a 190.000lx
Foot-candle: da 0,23 a 17.000fc

Alimentazione: Una batteria stilo AA

 

 

 
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Over the top.

Anche nel mondo degli esposimetri non c’è limite: qui raffigurato uno degli esposimetri top di gamma di Sekonic, il modello L-858D Spedmaster.

Oltre a misurazioni in luce incidente, questo esposimetro è in grado di effettuare misurazioni in luce riflessa con lettura spot fino a 1 solo grado!!!

L858D Speedmaster è l’esposimetro che racchiude oltre 60 anni di tecnologia Sekonic mettendo a disposizione innumerevoli possibilità di misurazione e comandi.
Oltre alle funzioni di misurazione della luce ambiente e luce flash, incidente e riflessa con lettura spot a 1°, L858D Speedmaster è il primo esposimetro ad offrire la possibilità di misurazione della durata del lampo, definendo la soglia di misurazione compresa fra t=0,1 e t=0,9.
Grazie alla nuova tecnologia Sekonic, supportata dall’ampio display LCD a colori, L858D può misurare anche i flash in modalità HSS.
Grazie ai moduli radio opzionali, può essere agevolmente integrato nei sistemi di triggering Elinchrom Skyport, Phottix e Pocket Wizard.

Ma tranquillizzatevi: le sue potenzialità per la misurazione in luce incidente sono pressochè sovrapponibili al modello L 308 con cui ho iniziato l’articolo

 

 

 
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Conclusioni

Se il grande vantaggio di chi scatta in digitale è la possibilità di rivedere immediatamente l’immagine con tanto di istogramma ed eventualmente rifarla, se fuori fuoco, sotto o sovraesposto, quando si scatta su pellicola non c’è margine di errore, a cominciare dall’esposizione. E visto che il valore di una foto, soprattutto di certe foto è impagabile, l’acquisto di un esposimetro esterno, seppur basico, è a mio parere di importanza fondamentale.

 

Alla prossima

Buona luce – ma soprattutto buone esposizioni! –

 

Gerardo Bonomo

 

 

 
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