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SABATO 19 E DOMENICA 20 SETTEMBRE 2020. UN WORKSHOP INTERAMENTE DEDICATO ALLA FOTOGRAFIA INFRAROSSO
 
Sabato 19 e Domenica 20 settembre 2020, Gerardo Bonomo e Valerio Pardi propongono un workshop UNICO: La Fotografia Infrarosso sia su pellicola che su digitale. Sarà possibile, sotto la supervisione dei due docenti, scattare in infrarosso sia su pellicola, sia in formato 135, 120 che piana in formato 4×5″, utilizzando la pellicola Rollei Infrared – le pellicole Rollei Retro, iperpancromatiche, utilizzando il filtro rosso 25A ,che in digitale. Saranno messe a disposizioni degli iscritti sia fotocamere a pellicola di piccolo, medio e grande formato che fotocamere digitali già predisposte per la fotografia infrarosso. Verranno messi a disposizioni diverse tipologie di filtri, in grado ciascuno di tagliare una determinata lunghezza d’onda. Al termine degli scatti su pellicola seguirà la sviluppo e la riproduzione a 6000×4000 a 300dpi di tutti gli scatti. Al termine degli scatti in digitale verrà spiegata la postproduzione utilizzando i principali software disponibili in commercio. Durata del workshop: circa 10 ore. Il workshop di sabato è identico a quello di domenica Località: provincia di Como. Per maggiori informazioni e iscrizioni: gerardobonomo@gmail.com valerio.pardi@gmail.com Main Sponsor: Punto Foto Group, Milano Foto Ottica Cavour, Milano, Il Contatto, Torio

 

 
 

 

Per scattare in Ifgrarosso NON serve una pellicola Infrarosso…

Sembra incredibile ma è così: è sufficiente una pellicola iperpancromatica, come la serie RolleiRPX 25, Retro 80S, Superpan 200 e Retro 400 S, unite a un comune filtro rosso 25A per ottenere già un ben visibile effetto Aura, ovvero un importante schiarimento delle piante caduche e uno scurimento quasi al nero del cielo. Sono pellicola della Agfa Aviphoto, su base PET progettate per la fotogrammetria aerea, e quindi iperpancromatiche perchè, accoppiate a un comune filtro rosso, permetteno di bucare il velo atmosfrico e di schiarire la vegetazione. Inutile dire che senza l’impiego di un filtro roso 25A iste pellicole si comportano in normale modalità pancromaatica. Questo scatto è stato realizzato usando una fotocamera Silvestri, dorso Horsemann 6×9, filtro rosso 25A, pellicole Rollei RPX 25 ( risoluzione di 280 linee/mm ) sviluppata in bellini Hydrofen L’effetto Aura, come previsto, è più tenue nelle zone in ombra, dove la radiazione infrarosso è quasi nulla.

 

 

ROLLEI INFRARED

Rollei Infrared è una pellicola iperpancromatica, quindi non una vera e propria pellicola IR come la compianta Kodak Infrared, ma in grado di restituire di fatto lo stesso risultato della Kodak, al netto dell’effetto “AURA”, ovvero la capacità di creare delle vere e proprie aureole intorno alle zone di alto contrasto, prerogativa che Kodak mutuava dal fatto che era sprovvista di strato antihalo. la sensibilità è 400 ISO ed è possibile alternare sullo stesso rullo scatti pancromatici a scatti IR sviluppando l’intera pellicola contestualmente e con lo stesso bagno. In questa immagine è più che evidente lo scurimento TOTALE eel cielo e l’effetto Wood sulla vegetazione caduca. La pellicola Rollei Infrared è disponibile in formato 135, 120 e piana 4×5″,

 

 

Anatomia di una reflex digitale predisposta per la fotografia IR

Ecco l’esploso del gruppo sensore di una reflex, notiamo il filtro antialiasing, il filtro IR CUT, contrassegnato da una freccia rossa e il gruppo finale matrice di Bayer/Sensore.
Un primo sistema è quello di rimuovere il filtro  IR CUT, tenendo presente che il sensore è ESTREMAMENTE più sensibile alla radiazione infrarossa della stessa pellicola IR. In questo caso i filtri IR si monteranno davanti all’obiettivo con la scomodità di vedere non perfettamente l’immagine inquadrata
Il secondo sistema è quello di sostituire al filtro IR CIT un filtro IR, del tipo R72: la macchina in questo modo leggerà esclusivamente la radiazione infrarossa, mentre nel mirino sarà possibile osservare l’inquadratura al naturale. mentre nel primo caso, a seconda del filtro che si monta davanti all’obiettivo è possibil utilizzare la fotocamera tanto in modalità tradizionale pancromatica, anteponendo all’obiettivo un filtro IR CUT o filtri dedicati, per esempio nel caso della fotografia astronomica, quando il filtro R72 è montato davanti al sensore la macchina potrà scattare esclusivamente in modlaità IR

 

Repetita iuvant

Ho già parlato di infrarosso in questi articoli:
 
https://www.gerardobonomo.it/2018/03/23/kodak-infrared-una-pellicola-leggendaria/
 
https://www.gerardobonomo.it/2018/04/03/rollei-infrared-oltre-lo-scatto-in-bianco-e-nero-parte-prima/
 
https://www.gerardobonomo.it/2019/04/09/la-pellicola-rollei-infrared-guida-pratica-sul-campo-e-di-sviluppo/
 
Leggere questi articoli prima di proseguire, ho cercato di reli nel modo più approfondito possibile

Conclusioni.

La fotografia IR mi ha personalmente affascinato sin da quando ero giovane. Con la Kodak Infrared c’era il vantaggio dell’effetto Aura, ma diversi svantaggi: la fotocamera poteva essere caricata e scaricata nel buio più assoluto, e sviluppata, pur in tank, di nuovo nel buio assoluto. Se la Rollei Infrared non dispone più dell’effetto Aura, ha dalla sua enormi vantaggi: sensibilità dichiarata, possibilità di alternare scatti pancromatici a scatti IR, caricamento e scaricamento in luce attenuata, sviluppo della pellicola in tank alla luce.

Sarà un corso molto intenso sia per quanto riguarda l’acquisizione du pellicola delle immagini IR che in digitale.

 

Non mi resta che aspettarvi… numerosi.

 

Un caro, pur gratuito saluto a quasi tutti

Alla prossima!

 

Gerardo Bonomo

 

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